Abbattimento di un pioppo a Borgo a Buggiano: equilibrio difficile tra necessità e conservazione

L’abbattimento di un pioppo di 75 anni non viene mai preso alla leggera. Alta 31 metri con un tronco possente dal diametro di 1,30 metri, questa maestosa pianta ha svolto a lungo il ruolo di custode silenzioso in un giardino privato. Tuttavia, come ben sappiamo, è importante fare i conti con i problemi che una pianta così imponente e non più giovane può portare. Dopo un attento studio strutturale dell’albero si è optato per la scelta sofferta dell’abbattimento. Il pioppo, infatti, presentava segni evidenti di instabilità e debolezza a livello dei rami. L’età avanzata dell’albero ha, di fatto, reso i rami fragili e inclini a cadere, rappresentando una minaccia per le persone e le proprietà circostanti. Questa situazione è probabilmente stata aggravata dallo spostamento del clima verso periodi di siccità sempre più prolungati.

Un albero di 75 anni: una storia da rispettare

La decisione di abbattere un albero così imponente è stata difficile ma necessaria per garantire il benessere del giardino e la sicurezza degli abitanti della casa. Gli arboricoltori esperti del Consorzio Sinergia Verde hanno programmato con cura l’intervento per pianificare l’abbattimento nel modo più rispettoso possibile. La sicurezza dei lavoratori e la prevenzione di danni alle strutture circostanti sono state le principali preoccupazioni durante l’intero processo. L’abbattimento del pioppo è avvenuto tramite una PLE (piattaforma di lavoro elevabile) di 28 metri e l’ausilio di un’autogru. Una scelta quasi obbligata, data l’elevata mole della pianta.

Conservazione e sostenibilità

Il legno ottenuto dall’abbattimento del pioppo non è andato sprecato. Il Consorzio Sinergia Verde ha lavorato per assicurarsi che ogni parte dell’albero fosse utilizzata in modo sostenibile. Nei lavori di abbattimento, chi gestisce l’operazione si adopera sempre per trovare uno sbocco locale per la risulta (legna da ardere, parchi gioco con i tronchi più grandi, cippato sul posto). In questo caso parte del legname è rimasto in zona come legna da ardere, i rami più piccoli e la frasca è stata sminuzzata sul posto tramite biotrituratore, per divenire, nel tempo, fertile humus. La stessa destinazione hanno trovato i tronchi più grossi, trasportati però in discarica autorizzata, dove dispongono dei macchinari adeguati. Il pioppo, in un certo senso, dà nuova vita alla terra, che in futuro potrà ospitare nuove piante.

Conclusioni

L’abbattimento del maestoso pioppo a Borgo a Buggiano è stata una decisione sofferta, ma obbligata. Date le premesse il Consorzio Sinergia Verde ha fatto il possibile per limitare l’impatto ambientale dell’intervento, dimostrando come sia possibile tenere alta l’attenzione per tematiche come la sostenibilità nel contesto del giardinaggio e dell’arboricoltura.

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