Rimozione del Fico degli Ottentotti dall’Isola del Giglio

Rimozione fico degli Ottentotti dall'Isola del Giglio tramite funi
L’Isola del Giglio è un gioiello naturale situato nel Mar Tirreno, noto per la sua biodiversità e paesaggi mozzafiato. Tuttavia, nell’ultimo secolo, l’isola è stata minacciata da una specie invasiva nota come Fico degli Ottentotti (Carpobrotus edulis). Questa pianta originaria del Sud Africa ha dimostrato un’eccezionale capacità di adattamento, colonizzando le scogliere dell’isola e minacciando la flora indigena. Si tratta di una pianta all’apparenza innocua, che siamo abituati a vedere e ammirare (soprattutto nel periodo della sua fioritura) nelle aiuole e sulle dune. In effetti era stata importata nella macchia Mediterranea dapprima proprio a scopo decorativo e poi come stabilizzatrice delle dune.

L’invasività del Fico degli Ottentotti

Il Fico degli Ottentotti è famoso per la sua resistenza e la sua rapida diffusione. Si sviluppa in fitti tappeti che, punteggiati di fiori vistosi, sembrano affascinanti ma nascondono una minaccia ecologica. Questa pianta è, infatti, un colonizzatore aggressivo. La sua diffusione crea un’acidificazione del suolo e inoltre tende a monopolizzare il territorio impedendo la crescita delle piante indigene e compromettendo l’habitat naturale dell’isola.

L’importanza della rimozione

La rimozione del Fico degli Ottentotti è diventata una priorità per l’ente Parco dell’Arcipelago Toscano che ha deciso di intraprendere un lavoro di eradicazione nelle parti dell’isola costituenti il parco. La ditta Eustele di Firenze si è aggiudicata l’appalto occupandosi della rimozione del fico dai sentieri e dalle zone accessibili a piedi. Il Consorzio Sinergia Verde è entrato in gioco prendendo in subappalto la parte di rimozione più difficoltosa, avvalendosi della grande esperienza dei consorziati nell’uso delle funi per ripristinare gli habitat nativi. Per preservare la ricca biodiversità dell’isola gli operatori di Sinergia Verde si sono calati lungo le scogliere e, utilizzando appositi imbrachi e fissando le funi direttamente alle pareti in granito, hanno proceduto alla rimozione manuale del Fico degli Ottentotti.

Approcci alla Rimozione

La rimozione del Fico degli Ottentotti ha richiesto un approccio ben coordinato tra Ente, ditta Eustele e Consorzio. Gli esperti dell’ente parco hanno lavorato a un piano per individuare le aree colpite e il Consorzio ha portato la sua esperienza per raggiungere le aree più difficoltose e riuscire a eliminare questa specie invasiva. Il lavoro è stato faticoso ma non privo di fascino. Arrampicarsi su scogliere a picco sul mare non capita tutti i giorni, d’altronde altri metodi non erano attuabili. Inoltre la tecnica manuale è fondamentale per l’estirpazione accurata delle radici ed è essenziale per prevenire la ricrescita della pianta.

Benefici a Lungo Termine

La rimozione del Fico degli Ottentotti non solo preserva l’ecosistema naturale dell’isola ma migliora anche il paesaggio per i visitatori e gli abitanti del luogo. Restaurare l’habitat nativo permette alle specie indigene di prosperare, mantenendo l’equilibrio ecologico dell’isola.

Conclusione

L’operazione di rimozione del Fico degli Ottentotti dall’Isola del Giglio è un esempio eccellente di come sia sempre possibile salvaguardare e preservare i tesori naturali della nostra terra. Costanza e determinazione, questo occorre a far sì che l’Isola del Giglio mantenga il suo fascino originario. Le specie indigene che ricresceranno rigogliose saranno un promemoria alla protezione e alla conservazione di tanta bellezza.

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